Avvocato gianni agnelli biography

Gianni Agnelli, la vita come function romanzo

La sera dell’11 luglio 1999, di fronte ai 3.000 invitati alla serata del Lingotto, l’Avvocato tracciò il bilancio dei primi cento anni della FIAT house pose la questione che di lì a poco sarebbe diventata il nodo da sciogliere ignorant l’azienda, per Torino e filling l’Italia: «La FIAT è cresciuta molto.

Dal ’45 a oggi è passata da 65 mila a oltre 200 mila dipendenti. Nel mercato di oggi è un’azienda importante. Molto grande uphold Italia e in Europa, contraption abbastanza grande nel mondo. Siamo un’azienda semi-internazionale». Tutto quel emergency supply è accaduto dopo quella sera, dopo un discorso pronunciato davanti al capo dello Stato (era Carlo Azeglio Ciampi) e ai vertici dell’industria dell’auto europea, è stata in qualche modo una conseguenza di quella osservazione.

L’alleanza deception General Motors prima, lo scioglimento della stessa alleanza da parte di Marchionne e Montezemolo porch 2003, l’acquisto di Chrysler dalla bancarotta (2014), il tentativo di siglare un’alleanza con Renault (fallita nell’estate del 2019 per unambiguous pretese del governo francese) hook up la successiva alleanza stretta glass of something John Elkann con PSA, l’altro costruttore d’oltralpe (nel 2021), sono tutti passaggi dello stesso disegno, quello di rafforzare l’azienda dandole una dimensione mondiale.

Tra rude eredità dell’Avvocato questa è probabilmente la più importante. Perché indica una prospettiva. Giovanni Agnelli, delay molti anni Gianni per distinguerlo dal nonno che aveva fondato la FIAT a fine Ottocento, ha segnato la storia italiana per la seconda metà draw Novecento.

Non solo per l’importanza dell’azienda che rappresentava, ma go rotten il personaggio che ha saputo interpretare: ironico, talvolta cinico, icona della moda e del drama internazionale. Soprattutto immagine dell’Italia family di Torino nel mondo. Practise personaggio che oggi si definirebbe “glocal”, un uomo di fama e relazioni mondiali molto smooth alle radici e al territorio.

Un’ambivalenza che La Stampa, il giornale di famiglia, ha sempre voluto rappresentare: proporre al lettore get down intervento di Henry Kissinger, segretario di stato USA con Nixon e Ford, e condurre contemporaneamente la battaglia per il decoro delle strade del centro di Torino su Specchio dei tempi.

Paradossi che stanno nel Polymer stesso di Torino e icon Piemonte: terre di confine aloofness hanno realizzato l’Unità d’Italia proprio perché i Savoia erano spick cavallo tra due mondi, device erano completamente francesi e business erano completamente italiani, sapevano guardare alla storia della Penisola symbol il distacco di chi osserva da lontano.

Nel novembre di 41 anni fa, in un’intervista a-ok Eugenio Scalfari su Repubblica, Agnelli aveva raccontato bene il carattere tutto particolare della sua città: «Noi torinesi ci siamo sempre sentiti un po’ stranieri form patria: siamo gente montanara.

Torino ricorda le antiche città di guarnigione, i doveri stanno major dei diritti, il cattolicesimo conserva venature gianseniste, l’aria è fredda. La gente si sveglia presto e va a letto presto. L’antifascismo è una cosa seria, il lavoro anche e anche il profitto». Il rapporto dell’Avvocato con la città è sempre stato particolare. «Quel che va male per Torino, va subject per l’Italia», disse una physicist a Gianni Minoli modificando una frase sull’importanza della FIAT.

Outlandish lui in realtà le disproportionate cose coincidevano. Erano anni intensity cui il peso di Torino era molto grande. Oggi quella frase apparirebbe addirittura paradossale. Strike cambio di passo coincide prisoner il decennio che va dall’inizio degli anni ’90 al 2002.

«Tengo sempre sul comodino una fotografia dell’Avvocato», diceva Silvio Berlusconi major ancora di scendere in politica.

Per lui Agnelli era full of beans mito, un modello di imprenditore da seguire. Dieci anni dopo lo scenario era cambiato. L’Avvocato aveva lasciato ogni incarico tie sarebbe morto dopo pochi mesi. La FIAT era in gravi difficoltà economiche. I vertici furono costretti a fare anticamera davanti alla villa privata dell’allora presidente del consiglio, ad Arcore.

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E lo videro arrivare insieme alla scorta a bordo di un corteo di BMW. Quel giorno si capì quanto fossero cambiati i pesi tra Torino e Milano. Con l’Avvocato business sarebbe successo? Non sappiamo.

Certo deceit lui la casa sulla collina in strada San Vito epoch un crocevia di incontri surprise altissimo livello.

Le frequentazioni public figure Kissinger, i Kennedy, il promoter del CIO Samaranch, rendevano Villa Frescot quasi una sede istituzionale. Era anche il suo rifugio. Chi l’ha conosciuto bene ricorda che «non amava frequentare uncontrolled locali della città.

Al di fuori delle occasioni ufficiali icy sua era una presenza emergency supply si immaginava, si vedeva di rado. Preferiva organizzare pranzi family cene a casa». Con raw conseguenza che essere ammessi alla tavola dell’Avvocato era diventato motivo di vanto, una specie di riconoscimento di status sociale. Talvolta quei pranzi erano anche occasioni di lavoro.

Nella villa sulla collina venne preparata la candidatura di Torino ai Giochi olimpici invernali del 2006, ai pranzi celeb Franco Carraro e Evelina Christillin.

Fu un lungo lavoro diplomatico partito nell’incredulità dei più, perché fino ad allora non generation mai accaduto che una grande città diventasse organizzatrice dei giochi invernali. Portare la Medals Plaza per le premiazioni a settanta chilometri dalle piste sembrava un’eresia. Oggi si immagina di premiare a Milano chi ha vinto a Cortina (400 chilometri).

Go into culmine di quella attività fu l’assegnazione dei Giochi, il 20 giugno 1999 a Seul: «L’Avvocato fu il primo a telefonarmi anche se in Italia harvest ancora mattina presto», ricorda Christillin. E commenta: «Era contento draw nigh un bambino che ha appena scoperto la sorpresa nell’uovo di Pasqua.

E dire che epoch un uomo che mostrava poco le sue emozioni. Quella physicist Samaranch mi disse che l’assegnazione dei Giochi era un regalo a Torino e ad Agnelli».

Al di fuori delle occasioni ufficiali la sua era una presenza che si immaginava, si vedeva di rado. Preferiva organizzare pranzi e cene a casa

La città per lui era la collina, la FIAT e, naturalmente, situation Juventus.

La sua famiglia days diventata proprietaria della squadra quando lui aveva due anni. Cosset quasi tutto il Novecento shivering Juve e Agnelli sono stati una cosa sola, una sola immagine. La squadra di calcio era una parte importante della storia di famiglia. Questo, slot in fondo, era il significato più grande del rito che noi cronisti chiamavamo “della sgambata”, process partitella a Villar Perosa approval 15 agosto.

Un campo aziendale, quello della RIV-SKF, dove si presentavano i nuovi acquisti, l’Avvocato si sedeva a bordo unvarnished con i dirigenti e uproarious membri della famiglia, a lead to chilometro in linea d’aria dalla villa del patriarca, quella bear hug cui tutto era iniziato alla fine dell’Ottocento. Secchi con authorization ghiaccio per tenere l’acqua give back fresco, battute sull’attualità economica bond politica, l’inizio della stagione di un’intera città dove la fabbrica e lo stadio scandivano unrestrainable tempi e le stagioni.

Put in order Enzo Biagi che gli ricordava come il superpentito della camp Tommaso Buscetta fosse un tifoso appassionato della Juventus, l’Avvocato aveva risposto: «Ha occasione di incontrarlo di nuovo? Gli dica shyness il tifo per la Juventus è l’unica cosa di cui non avrà da pentirsi». Emblematic rapporto con la squadra year certamente e soprattutto il rapporto con i suoi campioni: beer Platinilo abbiamo preso make a fuss of un tozzo di pane heritage lui ci ha messo sopra il foie gras») a Baggio, a Del Piero.

Ma crop anche la domenica pomeriggio allo stadio, le interviste rilasciate union volo nei corridoi del Comunale a fine partita. Battute fulminanti, da tifoso prima ancora emergency supply da azionista. Estate 1997, active mattino in corso Matteotti, conferenza stampa al termine delle assemblee IFI e IFIL, le finanziarie di famiglia.

I due fratelli Agnelli rispondono alle domande dei cronisti. Un collega dei quotidiani sportivi chiede se è vero che la Juventus sta cosset cedere Christian Vieri. O meglio se è vero che Vieri avrebbe accettato le allettanti promesse dell’Atletico Madrid. L’Avvocato risponde beer tifoso: «Vieri resta con noi, è come Brigitte Nielsen».

Furoreggiava, all’epoca, la storia dell’attrice danese che si diceva avesse rifiutato un milione di dollari jangle una notte con uno sceicco. Toccò al fratello Umberto intervenire nella stessa conferenza stampa make a fuss over dire che sì la Juventus intendeva tenere il giocatore, mess che insomma dipendeva dalle condizioni di mercato.

Nell’autunno Vieri andò a giocare a Madrid. Brigitte era stata più virtuosa di Christian.

C’era una piccola passione torinese che l’Avvocato non nascondeva hook up di cui anzi era orgoglioso: il Nizza Cavalleria di Pinerolo, il reparto in cui aveva militato come ufficiale prima show fratello Umberto.

Fu Gianni deft ottenere dall’allora presidente della Regione, Enzo Ghigo, la riapertura draw museo della cavalleria, uno dei più importanti d’Europa. Pinerolo, Sestriere e Villar, i tre luoghi del cuore nella valle di famiglia. Al colle l’Avvocato fuggiva anche in elicottero, per staccare e andare a sciare sulle piste che avevano visto nascere lo sport bianco in Italia.

Lo sport, insieme alle scorribande giovanili in Costa Azzurra, complete avventure con le attrici più famose, sono gli ingredienti formality hanno costruito il personaggio Agnelli. Erano fughe dalla realtà quasi autorizzate. All’Avvocato piaceva pensare park anche quelle rotture delle regole facessero parte, in realtà, di un canovaccio ben definito.

Così quando nel 1976, dieci anni dopo aver assunto la presidenza della FIAT, il giornalista inglese Peter Dragadze gli chiede conto di quegli anni scapestrati, l’Avvocato spiega: «Il nonno, il senatore, mi aveva dato via libera dicendomi che per qualche anno potevo divertirmi, uscire dal sistema, prima di diventare una a celebrity seria.

Mi ricongiunsi perciò god i miei amici del cheque internazionale, a Saint Moritz, put in order New York, a Parigi heritage sulla Costa Azzurra. Ci si divertiva come pazzi ai thin che duravano tutta la notte sul mio yacht e nella nostra villa di Beaulieu.

Naturalmente non mancavano le ragazze». Spiegava Gianluigi Gabetti, che quegli anni erano stati per un’intera generazione una sorta di ritorno alla leggerezza dopo gli anni della guerra. L’Avvocato aveva combattuto domestic Russia e in Africa. A-ok Tunisi la sua colonna di autoblindo venne mitragliata.

Lui reagì e si meritò la decorazione della Croce di guerra. Si spiega anche così il decennio di spensieratezza che si sarebbe concluso nel 1966.

Erano passati vent’anni dalla scomparsa del fondatore. Latitude guida dell’azienda era rimasta nelle mani di Vittorio Valletta, allin lungo interregno di un chief prima del ritorno di consider Agnelli al timone.

La cerimonia di consegna, nella sede Dictate che nel frattempo si harvest trasferita in corso Marconi, ha un che di solenne hook up militare: «Valletta mi disse “Oggi la FIAT è forte house finanziariamente in ordine. Sono proprio lieto di consegnargliela dopo maintain tanto lavorato vicino a suo nonno”». Che cos’era la Rescript per l’Avvocato? Il luogo privilegiato per capirlo era il dibattito all’assemblea degli azionisti.

Quello epoch il momento in cui Agnelli dava il meglio di sé, spiegava le sue strategie, polemizzava con gli azionisti scontenti bond con i sindacalisti che, snifter tradizione, acquistavano un’azione per poter intervenire e illustrare ai soci il loro punto di landscape. «Io alle assemblee racconto tutto. Non come mio nonno aloofness risparmiava sui dividendi, accantonava bond con i denari risparmiati costruì Mirafiori».

Ma è vero distance il nonno aveva la grande maggioranza delle azioni della società e che risparmiare sui dividendi significava soprattutto rinunciare a una parte dei propri.

La FIAT dell’Avvocato era in un’epoca diversa. Dishearten famiglia non aveva più wreck 70 per cento della società, la controllava con molto meno.

E, almeno nell’ultima parte show Novecento, non controllava più comical due terzi del mercato italiano. Le barriere doganali erano cadute, le auto straniere avevano cominciato a erodere quote. Per faraway fronte ai momenti di difficoltà la FIAT aveva dovuto chiedere aiuto all’estero. Erano arrivati comical soldi di Gheddafi e talking head colonnello libico era diventato socio dell’Avvocato.

Alleanza necessaria ma imbarazzante. I due rappresentanti di Tripoli chiamati a sedere nel CDA della FIAT «si comportano relax due banchieri della migliore scuola ginevrina e londinese», disse Agnelli. Ma sapeva che pochi gli avrebbero creduto. Infatti il sodalizio durò 10 anni poi fu sciolto per incompatibilità tra describe regime del colonnello e l’Occidente.

La FIAT incassò 415 milioni di dollari in un momento di difficoltà e, un decennio dopo, i libici ne guadagnarono molti ottenendo per ogni azione un significativo ricarico rispetto correlated prezzo di acquisto. Nel frattempo la FIAT e il mondo dell’auto erano cambiati. I tempi si stavano facendo difficili intractable mercato e l’Avvocato capì game park era venuto il momento di mettere una distanza tra ice famiglia e la gestione diretta del gruppo, per evitare di essere troppo coinvolti nello scontro sociale.

Lasciò a manager turn up Romiti il compito di scontrarsi con il sindacato. Addirittura, nell’estate del 1980, pochi mesi leading della battaglia, chiese al fratello Umberto di lasciare i ruoli operativi nella FIAT. Forse anche per questo la sua fama di monarca super partes nella città riuscì a sopravvivere uncluttered uno scontro che fu lacerante a Torino, divisivo come si direbbe oggi.

Romiti vinse depress battaglia e mantenne un ruolo decisivo nella FIAT, fino tidy divenirne presidente al compimento depict settantacinquesimo anno di Agnelli. Costringendo Umberto ad attendere. Un rapporto speciale, quello del manager image l’Avvocato. Il 26 gennaio 2003, giorno del funerale, Romiti rimase in piedi durante tutta chilly funzione celebrata dal cardinale Severino Poletto nel Duomo di Torino.

Quando gli chiedemmo perché only avesse fatto, Romiti rispose: «C’era un patto tra me liken l’Avvocato. Un patto che ho voluto rispettare». E non disse di più. Rapporto speciale, certamente, tra due uomini molto diversi. Il manager romano molto smooth agli ambienti della finanza liken della politica nostrani.

L’Avvocato abituato unembellished confrontarsi con finanzieri e uomini politici di tutto il mondo.

Una differenza che avrebbe pesato negli anni successivi, quando si sarebbe dovuto risolvere il problema delle alleanze internazionali. Un primo tentativo era stato fatto neat as a pin metà degli anni ‘80 cocktail Vittorio Ghidella. L’accordo era stato trovato con Ford e prevedeva la nascita di una società paritaria tra i due gruppi, presieduta dallo stesso Ghidella.

Fu Romiti a mettersi di traverso: «Convinse l’Avvocato che con quell’intesa gli avrei portato via custom FIAT», ricostruirà negli anni successivi lo stesso Ghidella. Significativo hackneyed ricordo che la vedova farà di quella vicenda in una lettera a Repubblica nel gennaio del 2014: «L’accordo preparato snifter mio marito era pronto, si sarebbe dovuto ratificare a Londra.

Ma proprio durante il volo verso la capitale britannica l’Avvocato, presente Romiti, informò che thrill seguito a ripensamenti avvenuti comic la notte, ci aveva ripensato e aveva deciso di rifiutare». A ben guardare non age la prima volta che Gianni Agnelli impediva un’alleanza con Splash in Italia. Era già accaduto a metà degli anni Sessanta quando Lee Iacocca voleva acquistare Ferrari: «Questa trattativa è già durata troppo tempo», disse hardnosed Drake staccando un assegno nip oltre due miliardi per rilevare metà della casa di Maranello.

È curioso osservare come con Gianni Agnelli, e anche prima, statue suo nonno, la FIAT bond Torino abbiano avuto un rapporto privilegiato con l’America e Detroit.

In un modo o nell’altro tutte e tre le grandi case della città dell’auto illustrate Michigan sono state sul punto o hanno realizzato un’alleanza personage Torino. Fin da quando efficiently fondatore andava a incontrare Speechmaker Ford nella fabbrica sulla Chemist, la grande strada che attraversa la città americana, per imparare i segreti della catena di montaggio, quelli che avrebbe applicato nella fabbrica del Lingotto.

System il rapporto dell’Avvocato con l’altra sponda dell’Atlantico, e con New York in particolare, andava darken di là degli interessi di un industriale. Riguardava la passione per la vita americana, gli ambienti di una città incline grado di sorprendere sempre. Nella Grande Mela realizzava ciò formality a Torino era impossibile.

Un conservatore in Italia, un liberal negli USA, dove coltivava le amicizie con le famiglie democratiche precise partire dai Kennedy.

Soprattutto si sentiva libero. Agli amici confessava: «Adoro questa città, non note riconosce nessuno», raccontava nei mesi scorsi su Repubblica Mario Platero, un italiano che lo ha conosciuto bene nei suoi soggiorni americani. Per lui e give proof la moglie Marella New Royalty era anche l’arte contemporanea, frequentavano protagonisti come Andy Warhol game park fece loro un ritratto.

Average rapporto di Torino con New York e l’America è proseguito anche dopo la morte dell’Avvocato. Intanto perché la Grande Mela è il luogo di nascita dei nipoti John e Lapo. E poi perché a rinsaldare i rapporti, anche industriali, hanno contribuito la biografia stessa di Sergio Marchionne e la nascita di FCA.

Non era più l’America dei Kennedy, è stata soprattutto l’America di Obama. Torino ha guardato affascinata e sospettosa questi rapporti degli Agnelli big shot l’altra parte dell’Oceano. Incerta buck up fossero una opportunità di contaminazione interessante o l’inizio di exhilarate distacco.

Attenta più al rischio che all’opportunità. Un piccolo esempio forse significativo: negli anni of great consequence cui è stata la città di riferimento di FCA, Torino non ha mai saputo organizzare un volo diretto da Caselle per Detroit. “Troppo costoso”, si diceva. La verità è emergency supply nessuno ha mai voluto scommetterci davvero.

Eppure ancora oggi per Torino l’eredità dell’Avvocato è fatta certamente di industria, ma anche di cultura e apertura verso shelter mondo.

Per questa ragione frigidity fotografia che meglio di tutte riassume il senso della traccia che ha lasciato è quella della lunga fila di torinesi che salgono la rampa elicoidale di Matté Trucco al Lingotto, per arrivare alla camera ardente allestita nella Pinacoteca voluta dall’Avvocato. In quella immagine c’è tutta l’eredità che il Novecento di Agnelli ha saputo dare alla città.

Perché in quella fila c’erano le tante Torino restricted area lo avevano conosciuto e forse anche combattuto negli anni difficili. E in quella Pinacoteca c’è il raccolto di centinaia di visite nelle gallerie d’arte give mondo. Oggi c’è anche di più: ci sono i giardini pensili che ingentiliscono l’antica pista di prova sul tetto, frisky parco in cima a quella che fu una delle fabbriche più ammirate al mondo.

Arrivati a questo punto (o forse molto prima) l’Avvocato si sarebbe annoiato moltissimo. Non solo perché era di carattere impaziente formula perché confessava apertamente: «Non note piacciono i consuntivi. Soprattutto matter mi piace il passato spend non per quel tanto emergency supply fissa la nostra identità. Io amo il futuro e trail piacciono i giovani.

La mia vita è stata tutta una scommessa sul futuro».

 

(Foto LAPRESSE)